jueves, 3 de marzo de 2022

Il carnevale tradizionale in Sardegna: Sa Sartiglia

La settimana di carnevale è molto popolare in Italia grazie alla festività scherzosa e colorata con le maschere, però in Sardegna c’è un secondo livello di celebrazioni tradizionali: la domenica di carnevale e il martedì grasso Oristano è il centro della Sardegna con l’evento de Sa Sartiglia.

Questa manifestazione equestre ha origini molto antiche che risalgono al periodo medievale del Giudicato di Arborea nel XIII e XIV secolo. I giochi derivano dagli esercizi militari della cavalleria trasformati in spettacoli organizzati dai sovrani, dai signori feudali e dai gremi (corporazioni di artigiani) per il popolo. I documenti più antichi sulla Sartiglia parlano della città di Oristano dell’età spagnola, come si può leggere nella pagina ufficiale della manifestazione

“Alla città di Oristano di età spagnola si riferiscono i più antichi documenti della Sartiglia. Attualmente non sappiamo se anticamente la stessa autorità cittadina organizzasse l’evento della corsa alla stella in occasione di particolari festività, nè conosciamo in quale momento storico i gremi iniziarono a curarne l’organizzazione. La più antica tradizione, tramandata oralmente dagli oristanesi e in particolare dai partecipanti alla manifestazione, siano essi vecchi componenti dei gremi o anziani cavalieri, vuole che dall’origine la Sartiglia non abbia conosciuto interruzione e che ogni anno, con buone o cattive condizioni climatiche, sia in tempo di guerra che di pace, la Sartiglia si sia corsa e che su Componidori abbia guidato il cerimoniale della corsa.”

Su Componidori
del Gremio dei Contadini
(fonte: sartiglia.info)
I due eventi equestri della Sartiglia sono la corsa alla stella e la pariglia dei cavalieri: nella prima, su Componidori (cavaliere scelto dal Gremio dei Contadini e dal Gremio dei Falegnami, un cavaliere per ciascun gremio) tenta di prendere la stella con la spada durante la sua corsa a cavallo. Un grande numero di stelle ottenute rappresenta un buon anno di raccolto e prosperità. Il Componidori può permettere anche ad alcuni cavalieri di tentare la corsa, secondo il suo giudizio personale delle abilità. Nella seconda parte, i cavalieri si esibiscono in gruppi chiamati pariglie, compiendo acrobazie in piedi sui cavalli durante la corsa.

Il percorso tradizionale inizia un mese prima dell’evento, con la cerimonia della candelora: il due febbraio i soci dei gremi e delle confraternite partecipano alla celebrazione eucaristica, dove si benedicono le candele. In seguito, i membri dei gremi donano una candela benedetta ai soci delle istituzioni, le famiglie dei soci defunti e i confratelli ammalati, come segno di comunione e solidarietà tra i soci e i simpatizzanti delle associazioni. Infine, le massime autorità dei gremi, s’Oberaiu Majore del Gremio dei Contadini e il Majorale en cabo del Gremio dei Falegnami, scelgono il proprio Componidori. La nomina ufficiale dei cavalieri si svolge con la consegna di un cero benedetto.

La domenica e il martedì le celebrazioni cominciano con il bando, cioè un araldo a cavallo che annuncia alla comunità le volontà dell’autorità civica, l’ora di inizio del torneo e i premi riservati ai cavalieri vincitori; inoltre comunica che i cavalieri seguano il comando e l’ordine de “Su Mastru Componidori”. L’araldo percorre le strade del centro storico, le località più vicine e i crocevia principali per leggere il bando.

Successivamente, su Componidori segue il percorso dall’abitazione del presidente del gremio fino alla sede del rituale della vestizione. Il cavaliere si siede sopra “sa mesitta”, il tavolino su cui si celebra il rito. Le “massaieddas”, un gruppo di ragazze adornate con gli abiti tradizionali di Oristano, portano nei cesti le vesti de su Componidori. Sotto la supervisione de “sa Massaia Manna”, le massaieddas aiutano il cavaliere a indossare le antiche vesti. Gli abiti de su Componidori comprendono indumenti e colori caratteristici del proprio gremio. I nastri che raccolgono la camicia bianca de su Componidori del Gremio dei Contadini sono rossi, mentre quelli de su Componidori del Gremio dei Falegnami sono rosa e azzurri.

Inoltre, la maschera de su Componidori dei Contadini è color terra e su Componidori dei Falegnami porta la maschera pallida. Prima di collocare la maschera, il cavaliere fa un brindisi d’augurio con i soci e un ultimo saluto. Ogni azione in questo rituale è sacra, in particolare la posa della maschera è il momento chiave: da questo momento, il cavaliere sparisce e lascia il posto alla figura quasi divina de su Componidori

La vestizione de su Componidori del Gremio dei Contadini (2012)

Il suo cavallo viene portato a sa mesitta perché dalla vestizione fino alla fine dell’evento e la svestizione su Componidori non può toccare il suolo. Una volta a cavallo, su Componidori prende sa Pippa ‘e Maiu, il doppio ramo di pervinche e viole che simboleggiano l’imminente primavera, e benedice i presenti in sala. Poi, accompagnato dai suoi compagni e gli altri cavalieri, benedice tutto il pubblico fino al sagrato della cattedrale per dare inizio alla corsa alla stella.

Nel luogo della corsa in via del Duomo, su Componidori incrocia le spade tre volte con il suo secondo per iniziare ufficialmente la corsa. Su Componidori, come capocorsa, tenta per primo di correre al galoppo e prendere la stella, poi i suoi aiutanti fanno i loro tentativi. In seguito, solo i cavalieri scelti da su Componidori possono prendere la spada e tentare la corsa. Coloro che riescono a fare centro ricevono le congratulazioni e l’applauso del popolo e una piccola stella d’argento come premio. Se lo stesso cavaliere riesce a fare centro anche il secondo giorno, riceve una piccola stella d’oro. Una volta terminati i cavalieri, su Componidori restituisce la spada all'autorità del gremio e riceve lo stocco (su stoccu), la lancia di legno. Solo lui e i suoi compagni di pariglia possono tentare nuovamente di centrare la stella con lo stocco.

Corsa alla stella del Gremio dei Falegnami (2020)

Successivamente su Componidori ritorna al sagrato della cattedrale per consegnare la lancia e ricevere sa Pippa ‘e Maiu. Il capocorsa benedice la gente dirigendosi verso Piazza Manno, il punto di partenza delle corse alla stella. Qui su Componidori svolge “sa Remada”: attraversare al galoppo il percorso, riverso sulla schiena sul cavallo salutando e benedicendo tutti i presenti. Dopo questa azione valorosa si conclude la corsa alla stella e inizia lo spettacolo delle acrobazie delle pariglie.

I cavalieri, annunciati dai tamburi e dalle trombe, entrano nel piccolo tunnel che porta a via Mazzini, chiamato “su Brocci”. Qui le pariglie iniziano le loro temerarie acrobazie, risultato di mesi di preparazione e dimostrazione delle loro abilità. La pariglia de su Componidori parte per prima: il capocorsa non può rischiare di cadere al suolo, perciò i suoi compagni corrono ai lati e lui mette le mani sopra le spalle dei suoi cavalieri. In seguito tutte le pariglie mostrano evoluzioni incredibili, creando uno spettacolo unico. Qui possiamo vedere un esempio di corse alle pariglie degli anni passati:


L’ultima corsa del percorso è ancora una volta de su Componidori e la sua pariglia. Si conclude con il capocorsa che realizza un’altra Remada, questa volta accompagnato dai suoi compagni che dirigono i cavalli mentre lui benedice il pubblico tra gli applausi degli altri cavalieri. Si raggiunge la conclusione dell’evento verso il tramonto, quando il corteo dei cavalieri, insieme al gremio, ai trombettieri e ai tamburini, arriva alla sede del gremio dove ha avuto luogo la vestizione. Su Componidori arriva alla “mesitta”, lascia il suo cavallo a uno scudiero e così ha inizio la cerimonia di svestizione. Una volta rimosso il cilindro e il velo, il rullo di tamburi accompagna la rimozione della maschera: su Componidori ritorna a essere un cavaliere. Tutti i presenti lo salutano e si congratulano con lui durante la festa che durerà per tutta la notte. 
Pariglia del Gremio dei Falegnami,
2017 (fonte: sartiglia.info)

La Sartiglia è un evento molto importante e apprezzato in tutta la regione, e per questo viene solitamente trasmesso dalle emittenti regionali. A causa della situazione sanitaria degli ultimi anni, l’edizione 2021 non si è svolta per la prima nella sua storia multi centenaria. Tuttavia, la cerimonia di vestizione de su Componidori del Gremio dei Falegnami e la sua benedizione alla città ha avuto luogo lo stesso in forma minima e privata, secondo le direttive sanitarie. Inoltre, al posto della diretta della manifestazione, le emittenti regionali EjaTv e SuperTv hanno trasmesso una maratona televisiva con documentari, approfondimenti, la Sartiglia del 2020 con commenti in italiano e sardo, e molto altro. Parte di questi programmi si può attualmente vedere sul canale YouTube Sartiglia Magazine

L’edizione di quest’anno ha luogo domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo. Questa volta si svolgono: la cerimonia della vestizione con pubblico limitato, il corteo, l’incrocio delle spade sotto la stella in Piazza Duomo, e la benedizione finale de su Componidori. Come l’anno passato, il programma televisivo “Oggi è Sartiglia” accompagna le fasi dell’evento e si può seguire al canale 79 del digitale terrestre RTS Radio Televisione Sardegna, sull’emittente Videolina e online nel sito di SuperTv, i canali YouTube Sartiglia Magazine, EjaTv, Sardegna Eventi 24 e i profili social della Fondazione Oristano. Molti altri eventi collaterali si svolgono in diverse aree della città come mostre e laboratori di manualità relativi alla tradizione equestre. 

Nonostante la situazione difficile, si è riusciti a mantenere la tradizione de sa Sartiglia nelle sue parti più simboliche come la vestizione e la benedizione. Quest’anno si è potuto fare un po’ di più, e possiamo sperare che prossimamente si possa recuperare tutto il resto della manifestazione, un passo alla volta.

Svestizione de su Componidori del Gremio dei Falegnami del 2017 (fonte: sartiglia.info)

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