viernes, 10 de noviembre de 2023

Un gioco per scoprire la Sardegna: The Secret Island - A Sardinian Journey

Le ricerche su internet possono essere piene di sorprese. A volte, cercando informazioni su qualcosa, ci si imbatte in un progetto completamente differente. In questo caso il felice colpo di fortuna mi ha fatto scoprire un fantastico esempio di valorizzazione culturale attraverso il mezzo videoludico. “The Secret Island – A Sardinian Journey” è un grazioso gioco educativo (disponibile sia per Android che iOS) che guida il giocatore in un percorso attraverso diverse località della Sardegna, e lo introduce a realtà artigianali realmente esistenti e alcune figure del folclore sardo.

Questo gioco fa parte del genere “punta e clicca”, ovvero si interagisce con l’ambiente muovendo il cursore e cliccando sugli oggetti o i personaggi desiderati. La semplicità dei comandi si presta perfettamente all’interfaccia di un telefono cellulare, ma esistono anche molti videogiochi per computer che utilizzano questo sistema. Per esempio, i classici giochi di investigazione alla Nancy Drew sfruttano questo sistema per la raccolta di indizi. 

Trailer di "The Secret Island - A Sardinian Journey"

Il gioco è stato sviluppato dalla Game Maker Academy di Cagliari, che ha collaborato al progetto Memory Wefts tramite il maggior referente della scuola Andrea Assorgia, docente, direttore didattico, tutor tecnologico e game designer. Egli si è occupato della sceneggiatura insieme a Lara Melis e Ismaele Marongiu e ha seguito il progetto dall’inizio. Il design delle ambientazioni è a opera di Manuela Galletta (colori) e Noemi Lepori con l’assistenza di Martina Pani, Andrea Serra e Edoardo Sori (lineart); il character design e le animazioni dei personaggi sono opera di Stefano Puddu. La colonna sonora del gioco è stata composta dal musicista sardo Mebitek, specializzato in musica elettronica.

La protagonista della nostra storia è Daniela, giovane sarda neolaureata in archeologia che finalmente dopo tanto tempo sta andando a trovare la cara nonna Felicita. La casa di Daniela ha la funzione di livello tutorial: qui vengono spiegati i comandi per muoversi, interagire con gli oggetti e riporli o estrarli dall’inventario (la nostra borsa). L’esposizione di dettagli importanti per la storia ci viene fornita proprio grazie all’interazione con oggetti personali come la foto con la nonna: questo incoraggia il giocatore a controllare bene l’ambiente prima di passare al luogo successivo.

Uscita di casa, Daniela arriva a Mamoiada, il paese dove abita nonna Felicita. Qui incontra Barbaricina, che la indirizza verso la casa della nonna e si offre di guidarla per il paese. Barbaricina è il primo di diversi personaggi basati su persone realmente esistenti: nella vita reale è una divulgatrice con un blog dedicato a Mamoiada. Entrata in casa, Daniela trova una lettera di nonna Felicita, che le fa i complimenti per la laurea e le dice che la aspetta un nuovo viaggio da affrontare senza paura. La avvisa che è andata fuori paese per fare una commissione e che non tornerà prima di notte, perciò Daniela si siede sulla sua poltrona e si addormenta. A questo punto inizia un breve sogno in cui si vede nonna Felicita intenta a lavorare al telaio, di spalle. Daniela la chiama per tre volte, avvicinandosi ogni volta di più, ma il sogno finisce prima che la possa raggiungere. Una volta sveglia si rende conto che la nonna non è ancora tornata e decide di andare a cercarla. Prima di uscire di casa però incontra un altro personaggio proveniente dal mondo della rete: Insopportabile, rappresentato come un simpatico uccellino impertinente perché gestisce un profilo su Twitter. Ironia della sorte, Insopportabile adesso è l’ultimo uccellino sulla piattaforma dopo la sostituzione della famosa mascotte! Una volta uscita di casa, Daniela può dirigersi al museo o alla fontana del paese, e una volta esplorati questi luoghi verranno gradualmente sbloccate le altre località.

Il Museo delle Maschere Mediterranee ci propone la prima di una serie di quest o missioni: all’interno Daniela incontra prima i Mamuthones, maschere tipiche del carnevale tradizionale sardo, che prima di lasciarla procedere oltre le chiedono un po’ d’acqua. Giusto dietro l’angolo si trova una fontana a cui attingere, ma solo usando una borraccia ricavata da una zucca, come si faceva in passato. Una volta dissetati i Mamuthones, Daniela incontra gli Issohadores, le figure che tradizionalmente tengono a bada i Mamuthones. I due sono intenti a discutere sulla data di un’opera teatrale che vogliono vedere (lo spettacolo Istòs del Teatro Tragodia, e non riescono a decidere chi dei due abbia ragione. Daniela si offre di aiutarli andando a controllare il manifesto che si trova tra il museo e la casa della nonna. 

Ogni volta che Daniela interagisce con qualcuno, ottiene anche informazioni su dove la nonna possa trovarsi al momento: non tutti la conoscono, ma alcuni possono dare indicazioni su come proseguire. Nel caso delle maschere del museo loro non lo sanno, ma indirizzano Daniela a Ottana dalla maschera del Carnevale sardo che sa tutto e vede tutto: la Filonzana. Questo è il momento in cui iniziamo veramente a percepire l’atmosfera misteriosa e mitologica del gioco: seduta a filare pacatamente, la Filonzana accoglie Daniela e le spiega che sua nonna si è persa, e per ritrovarla dovrà affrontare un viaggio che la porterà a Cabras, Mogoro, Abbasanta e Paulitano. Dovrà anche recuperare della lana colorata e due pezzi di un telaio: il subbio, un cilindro rotante su cui si avvolgono i fili di tessuto che formano l’ordito, e la navetta, ovvero il pezzo di legno allungato e scavato che conduce il filo della trama attraverso l’ordito. Per ora Daniela non comprende perché le servano questi pezzi, ma parte comunque su un classico autobus dell’A.R.S.T. verso qualsiasi paese venga scelto sulla mappa presente nell’inventario. Da questo punto in poi non c’è una sequenza prestabilita da seguire, in quanto tutti i paesi sono sbloccati contemporaneamente e si può decidere in che ordine visitare le località quante volte si vuole. 

Questo tipo di impostazione di gioco lascia al giocatore una grande libertà di esplorazione dei livelli. Per risolvere i rompicapi dei diversi luoghi spesso serviranno degli oggetti provenienti da altre località: un classico espediente di game design che ricompensa la curiosità del giocatore e lo incoraggia a interagire con tutto. Non ci soffermeremo su tutti i rompicapi, per lasciare il gusto dell’esperienza, ma ecco un esempio: nel Museo delle Maschere Mediterranee si può recuperare un cappello da apicoltore; sembrerà un oggetto fuori luogo fino a quando non si troverà un alveare in quel di Cabras da cui si potrà prelevare la cera d’api, che a sua volta servirà in altra sede.

Parleremo delle località nell’ordine in cui le ho visitate durante il gioco: Cabras, Abbasanta, Mogoro, di nuovo Abbasanta (zona archeologica) e Paulilatino. Quest’ultima sarà inevitabilmente l’ultima tappa a prescindere dal percorso, perché risolvendo il rompicapo a Paulilatino si sbloccherà la vera ultima tappa del gioco: la necropoli di Anghelu Ruju ad Alghero.

Testa di un gigante
di Mont'e Prama
(fonte: wikimedia)

A Cabras incontriamo un pescatore di muggine che ci fornirà il subbio, nascosto in un luogo inaspettato. Il pescatore è uno dei pochi personaggi non basati su una specifica persona. Il vero ospite speciale di questa tappa si trova nel sito archeologico di Tharros: tra le tombe vuote giace uno dei giganti di Mont’e Prama! Questa colossale statua è rimasta parzialmente disseppellita, e chiede gentilmente a Daniela di cambiare i numeri delle tombe da scavare, così sarà finalmente il prossimo. In cambio di questa cortesia, il gigante le regala la sua lancia, che ci tornerà utile dopo.

Ad Abbasanta possiamo visitare il nuraghe Losa e ammirare un’alcova vuota. Ritorneremo in questo luogo a momento debito, quando la luce colpirà l’alcova nel modo giusto. Proseguendo incontriamo il maestro di erbe tintorie Maurizio Savoldo, presso cui la nonna è solita procurarsi la lana colorata. Fortunatamente lui ha della lana pronta da tingere nel calderone, ma mancano le tre erbe tintorie necessarie per i colori primari: Rubia peregrina (robbia selvatica) per il rosso, Istatis tinctoria (guado) per l’indaco da cui derivano il blu e l’azzurro, e la Daphne gnidium (dafne) per il colore senape da cui deriva il giallo. Munita di ampolle per estrarre il pigmento dalle erbe, Daniela si reca a Paulilatino per recuperare le erbe. Oltre alle erbe, in questa località si trova anche il famoso pozzo sacro, ma ci ritorneremo più tardi una volta ottenuti tutti gli oggetti necessari. Ritornati al calderone, con un gioco di abbinamenti tra i colori primari otteniamo un gomitolo viola, uno arancione e uno verde. Sfortunatamente Savoldo non vede la nonna da parecchio tempo, ma Daniela può dire di aver fatto progressi nel suo viaggio. 

Bronzetto "Donna con
piatto d'offerta"
(fonte: nurnet.net)
A Mogoro, nei pressi del nuraghe Cuccurada, Daniela incontra l’artigiano archeo-sperimentale Andrea Loddo. Come dice il nome, è intento a sperimentare delle tecniche di fusione per creare i bronzetti come all’epoca nuragica. La tecnica in questione è quella della cera persa, ma Andrea ha dimenticato la materia prima! Ecco qua, ora la cera recuperata in precedenza ha finalmente il suo posto, e Andrea crea un “antico bronzetto sacro nuovo di zecca” che Daniela può tenere con sé. 

Il bronzetto, posto nell’alcova del nuraghe Losa di Abbasanta, diventa il personaggio della Donna Bronzetto, che trasforma il bastone di ginepro di Daniela in una navetta. Inoltre, la informa che la nonna è “in nostra compagnia”, marcando ancora una volta il carattere soprannaturale di questa vicenda. Daniela ha una simpatica conversazione con la Donna Bronzetto, notando una certa somiglianza con la cantante Claudia Aru e cantando persino un pezzettino della sua canzone.

La Donna Bronzetto nel Nuraghe Losa
Il vero Nuraghe Losa (fonte: nuraghelosa.net)

Lara Melis e Ismaele Marongiu, membri dell’Associazione Culturale Fainas, fondatori del progetto Memory Wefts e sceneggiatori del gioco, raccontano così come queste realtà sono sono state coinvolte nel progetto:

Il progetto nasce da una nostra idea, di Lara e Ismaele parte dell'Associazione Fainas, poi si è evoluto nella collaborazione con il Teatro Tragodia, Effimero Meraviglioso, Ditta Luigi Spano e la partecipazione al bando Identity_Lab2 che metteva a disposizione fondi europei indiretti POR FESR per chi volesse presentare progetti per l'internazionalizzazione delle imprese culturali della Sardegna. A seguire poi al gruppo di lavoro si è unita anche la Game Maker Academy di Cagliari che ha sviluppato con noi l'avventura grafica e ci ha aiutato a metterla online. Nel lungo processo di creazione e sviluppo del videogioco abbiamo creato una mappa di luoghi di interesse culturale, turistico e identitario al quale abbiamo proposto la collaborazione così che i giocatori potessero vivere l'esperienza di gioco e allo stesso tempo conoscere la Sardegna e creare anche un vero e proprio percorso turistico. In ogni livello del gioco infatti è presente un personaggio "reale", cioè un artigiano/operatore turistico/artista che è possibile contattare per prenotare una visita o un'esperienza (es: la guida escursionistica di Mamoiada, Barbaricina). Inoltre ogni volta che si finisce un livello si sbloccano informazioni aggiuntive sui luoghi visitati nel videogioco e le relative informazioni di contatto. 

Dopo aver ricevuto auguri di buona fortuna dalla Donna Bronzetto, Daniela si dirige finalmente a Paulilatino per consegnare gli oggetti al pozzo sacro. La luce lunare entra perfettamente nel pozzo, riflettendosi sull’acqua: al di sopra della superficie appare una figura solenne vestita di verde con un mantello e cappello rossi. Costei è la sacerdotessa, apparsa per mettere alla prova Daniela per capire se è pronta a raggiungere la tappa finale del suo percorso.

La sacerdotessa nel pozzo sacro di Santa Cristina
Il pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino (fonte: pozzosantacristina.com)

Bronzetto "Sacerdotessa offerente"
(fonte: nurnet.net)

La sacerdotessa chiede a Daniela cosa rappresentino il subbio, la navetta e la lana: se Daniela risponde nel modo più pratico e superficiale, viene mandata fuori dal pozzo per riflettere finché non capisce il valore simbolico di questi strumenti. In una meravigliosa metafora, il subbio rappresenta l’importanza dei legami con i nostri cari: il subbio sostiene i fili dell’ordito , che sono la famiglia e gli amici, e intorno a loro tessiamo la nostra vita. La navetta con cui passiamo il filo rappresenta il tempo che scorre, mentre la lana rappresenta la forza e il colore la gioia, entrambe fondamentali per vivere. Ogni giorno costruiamo l’arazzo della nostra vita con il sostegno dei nostri cari, cercando di renderlo il più bello e colorato possibile. Una volta dimostrato di aver compreso questa verità, la sacerdotessa riconosce la maturità di Daniela e la indirizza verso la necropoli di Anghelu Ruju ad Alghero, dove l’attende sua nonna.

Come i fili tessuti nell’ordito, tutti i piccoli indizi su nonna Felicita finalmente prendono una forma chiara, facendoci intuire cosa troveremo nell’ultima tappa. La necropoli è un luogo molto interessante che ci propone una sfida finale: al suo interno troviamo un labirinto di stanze che vanno visitate in un certo ordine, altrimenti ci si ritrova all’ingresso e bisogna ricominciare da zero. Io stessa ho dovuto ripetere il labirinto abbastanza volte da dover annotare su un taccuino le direzioni giuste! Porre un puzzle del genere a questo punto del gioco è un’ottima idea, perché non solo ci regala un’ultima attività relativamente complessa, ma aumenta l’anticipazione per l’incontro con la nonna dando tempo al giocatore per riflettere su ciò che ci aspetta. 

Daniela si perde nella necropoli di Anghelu Ruju

Necropoli di Anghelu Ruju (fotografia di Pierluigi Montalbano, fonte: sardegnaturismo.it)

Raggiunto finalmente il centro della necropoli, Daniela si ricongiunge con la nonna, che si avvicina… fluttuante e trasparente. Ebbene sì, la cara nonna Felicita è morta, ma è tranquilla al riguardo: “Certo che può essere, mòrghere totucantus depimus” (Tutti quanti dobbiamo morire). Era malata ma non voleva preoccupare la nipote, perciò ha preparato questo viaggio per Daniela in modo che fosse pronta e portasse con sé gli ultimi insegnamenti che poteva darle. La necropoli si trova a metà tra il regno dei vivi e quello dei morti, per questo si possono incontrare. Ora la nonna le chiede un favore prima di andare: completare il telaio con gli strumenti che ha raccolto durante il viaggio, così da poter tessere per l’eternità. Prima di lasciarla, la nonna dice che si potranno incontrare in sogno, e forse anche questo lo è. Daniela si sveglia sulla poltrona a casa della nonna e si prepara a uscire per cercarla, “ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta”.

“The Secret Island – A Sardinian Journey” è un grazioso punto d’incontro tra la tradizione e il futuro: Daniela durante il viaggio riscopre il folclore della sua terra e si ricollega con le sue origini imparando come funziona il telaio che ama tanto sua nonna. Il mezzo videoludico è uno strumento ideale per introdurre miti e luoghi della Sardegna a un vasto pubblico, soprattutto considerando che il gioco include anche la traduzione dei dialoghi in inglese!

Questo gioco, con il suo stile di disegno grazioso, la sua storia interessante e gli ottimi spunti di riflessione sulla vita, è assolutamente consigliato per l’esperienza che offre. Inoltre introduce molte realtà artigianali e archeologiche che potranno suscitare la curiosità di un pubblico ampio. Possiamo augurarci che questo connubio tra tradizione e intrattenimento moderno ci possa regalare altre opere di questo genere!

viernes, 16 de junio de 2023

An Italian fantasy culinary adventure: Squisito! [Jundo Original]

[This is a translation of the Italian article posted on December 19th 2022]

Cover of Squisito! n.1

Publishing house Jundo successfully reaches another goal, bringing as an exclusive for the Lucca Comics and Games -which took place last November- the first printed copies of its original works, together with famous imported works from the Korean market such as Of Machines and Beasts and All of You. After the end of the event, the volumes became available on the website’s online shop and through the main retailers such as Amazon, MangaYo!, starshop.it, POPstore and the circuit of comic book stores and bookshops. Among these we find the first issue of an exquisite adventure comic that brings together the passion for cooking with fantasy setting and creatures.

One of the colored pages
from the first chapter

Squisito! Fantastici Sapori Tradizionali Italiani (Delicious! Fantastic Traditional Italian Flavors), work drawn and written by Gianmarco Bonelli, holds different inspirations and references: its artstyle, with its thin and detailed lineart and very expressive characters, especially in comedic scenes, reminds of manga works such as One Piece; the size of the volume is quite similar to that of the classic tankōbon as well. However, it still has the western way of reading because despite its influences, the author considers it an Italian comic and preferred keeping this direction. An example of work published by Jundo that uses the Japanese reading way instead is Shaman by Shinichi Hotaka and Arisu, created to all intents and purposes to be read like a manga.

This fun culinary comic is set in a version of Italy full of peculiar creatures and incredible, difficult to gather ingredients, which require a particular type of person to pick them. These expert adventurers and seekers of delicacies are called gatherers, the majority of which is reunited in the U.R.C.A. association. In this world that revolves around cooking, cooks and gatherers are important figures and some of them can become legends! It’s clear to Pia, young gatherer and admirer of the most famous duo of the lands of Ausonia: Artemio and Nausicaa, first class gatherer and cook who mysteriously disappeared ten years ago. Entrusted to the care of innkeeper Nerone, Pia earns a living in the village of Piumanera gathering ingredients with her comically big cleaver, still looking for a clue to find the two.

Pia faces the badalischio

During one of her errands on Nerone’s behalf she bumped into a poor stranger poisoned by the most dangerous creature of the area, the badalischio. Pia rescues the boy and gathers the ingredients for the antidote, personally facing the creature. Once healed, the boy presents himself as Leo Greco, a young cook who came to Piumanera exactly to look for Artemio and Nausicaa. Leo and Pia become friends right away, talking about their favorite feats among the thousands of new discovered species and the extraordinary recipes invented by their idols. To return the favor, Leo offers to cook the badalischio meat, showing he is an excellent cook. On the other hand, Pia is more than glad to leave him the burner because she is as good of a gatherer as much as a disastrous cook!

After a joyful dinner (with an adorable scene where Pia explains how cantucci are dunked in vinsanto), Nerone decides to present to Pia a recipe book. The girl doesn’t understand the reason until, in the back cover, Nausicaa's signature stands out, and Leo finds out very quickly that the recipes trace a clear itinerary covering the peninsula. Pia leaves the room in shock, followed by Leo. The girl looked for clues for years without success, and this for her is the confirmation that she is not the right person. Leo understands how she feels and manages to convince her to follow the itinerary together. With Nerone’s blessings, the two leave for an adventure.

Dante the adorable gallonero

In this first chapter the fantasy atmosphere is expressed really well, with a great variety of interesting creatures such as “colombetti”, adorable flying mushrooms, the “gallonero” whose blood fights against venoms, the tasty “star caper” and its huge plant, or the fascinating “imprinting egg”, that can be handled only by the person who picked it until the moment of cooking. One of the perks of the printed volume is the inclusion of a delightful bestiary with the creatures featured in the six chapters. Furthermore, by removing the dust jacket we find a fun surprise: the real cover of the volume is the same as the cover of Nausicaa’s recipe book! These are the small details that show the attention given to the presentation of the comic.

Nausicaa's recipe book


In this first volume we see the progress of the dynamic between Pia and Leo, whose contrasting personalities lead them to risk interrupting the journey at the first stage. Thanks to the sweet couple of shopkeepers who cultivate the star caper, the two manage to make up and establish a relationship of trust. She’s hotheaded and bold, he’s observant and stubborn, Pia and Leo represent well the so called street smarts and book smarts: she knows well the area and the ingredients thanks to her experience on field, while he is not used to travel despite his knowledge; not preparing well his route is exactly how he risked his life with the badalischio! However it’s thanks to these differences that the two are complementary, and this dynamic makes them an interesting protagonist duo. Furthermore, beyond the differences they have in common some insecurity about their own skills. At the first incident during the gathering of the star caper Pia initially wants to go back home, but the discussion with Leo pushes her to try again and succeed. At the second stage of the itinerary we understand why the cook took the matter to heart, when he also has difficulties in picking the imprinting egg: considering his parents’ words, <<After all you’re a cook, honey! Just one call and we’ll come and pick you up, you know?>>, Leo probably wants to demonstrate he can do it on his own, even though it’s hard. Thinking about what Pia would do, the boy finally manages to pick the egg, showing the positive influence they have on each other.

The sixth chapter begins to lay down the first elements of a plot that will develop in the following volumes, with the introduction of four generals chasing the two kids, because their itinerary could lead them to Panacea! An excellent conclusion for the volume that intrigues the reader leaving a question: what is Panacea? And what ties do Artemio and Nausicaa have to what could be a legendary ingredient? We will find out following this fantastic story seeking Italian flavors!

Title: Squisito! Fantastici Sapori Tradizionali Italiani
Publisher: Jundo
Author (script, art and colors): Gianmarco Bonelli
Editing: LVCE1807 Lettering: Gianmarco Bonelli
Supervision: Matteo Vesprini
Digital platform: www.jundo.it and the Jundo app (the first six chapters are available for free)
Printed version: Tankōbon volume 16,5x12, flexible cover with dust jacket, 232 pages
Colors: B/W with the first 12 pages in color in the printed version
ISBN code: 979-12-80408-65-5

Illustration that accompanies chapter 6
(in colors on the website but black and white in the volume)

domingo, 4 de junio de 2023

"S'Ammutadori - We are not alone" by Flora's Room: complete short film analysis

After a long wait, the animated short film S’Ammutadori – We are not alone by Sardinian studio Flora’s Room was publicly released on YouTube! We talked about the short film and the bigger story it’s part of on several occasions. To summarize: S’Ammutadori – We are not alone is an animated adaptation of the chapter “Limes” from the novel L’ultimo amore di Las, in which Las and Anna face through the night their own worst nightmares under the influence of S’Ammutadori. Completed in 2021, the short film was selected in five film festivals:

  • 20th Animae Caribe International Animation & Digital Media Festival (2021)
  • 37th Ljubljana LGBT Film Festival (2021)
  • 28th Sguardi Altrove Film Festival (2021)
  • 11th Corto Dino Film Festival (2021)
  • 7th Premio Fausto Rossano (2021)


Regarding the visual elements, the characters feature a simple drawing style that allows fluid movements and great expressiveness. Using the program ToonBoom Harmony, I believe the animators applied the “puppet rigging” technique to manipulate the characters, alternating it with hand drawn animation. This technique consists in creating a skeleton and connecting it to different parts of the character model. The skeleton, commonly called rig, can be applied to a tridimensional model or a drawing. The first big wave of puppet rigging animation happened during the late 2000s, due to the rise of the program Adobe Flash.
Example of puppet rig from the video "2020 Character Rigging
Demo Reel (ToonBoom Harmony)"
by Eddy Predeira

However, a prototype of this technique was already being experimented during the 1970s in the studios of the famous company Hanna Barbera. The test with the Scanimate animation system reproduced a scene from a previous production of the Scooby-Doo series, however they decided to continue the production normally with hand drawn artwork on acetate sheets. Outside of this experiment, the Scanimate system was normally used for commercials, promotions or openings of tv programs between the late 1960s and the 1980s.

Scanimation system animation test (circa 1970s)

Since then, the technique evolved, allowing more versatility and efficiency in the animation work. ToonBoom Harmony is currently the most used program by professionals all around the world when it comes to 2D animation. In the hands of competent animators puppet rigging animation can be just as nice and dynamic as traditional animation, and this short film is proof of that. The movements of S’Ammutadori in particular show skill in the scene of his appearance. The inclusion of blurred movements (also called animation smear), a typical trick of traditional animation, makes the movement more natural and not look mechanical.

Componidori mask above Anna's bed

Meanwhile the environments, although stylized, are full of details that put them between reality and Sardinian folklore. For instance, let’s look at Anna’s room. Above her bed there is a mask of Componidori, main characters of the tradition of Sa Sartiglia, hanging together with sa Pippa ‘e Maiu, the double rod of violets used to bless people during the celebration. We talked more about this in a complete article last year. Furthermore, the floor has a pattern of hexagonal tiles typical of the first decades of the 1900s.

Anna's room

Las’ room has a floor of stone tiles and a fireplace in the corner, a layout that is not unusual in traditional Sardinian homes. There is a knight mask and a Sartiglia star above Las’ bed as well. The village the protagonists live in is a mix of real features of Sardinian villages and fantasy elements, such as the big trees full of colorful lights. The world of Las seems to be a more peaceful and balanced cohabitation between human constructions and nature, as it could be already seen in the concept art for the movie presented at Cartoon Springboard 2021.

S'Ammutadori in Las' room

One of the most interesting features of this short film is the fact that its narration is non-verbal: although there are no words, the events are shown in an intuitive enough way that tells us everything we need without a word. However, this doesn’t mean that it lacks sound: Chiara Floris’ soundtrack and the sound effects picked by Beatrice Mele (obtained thanks to the Arbus Sardinian Knives Museum, the "canto a tenore" singer Giuliano Sannai and the cave of Ispinigoli in Dorgali) play on the right emotional strings and represent well the atmosphere of nightmares.

Las comforts Anna

The figure of S’Ammutadori is used as a catalyst to put the characters in front of their biggest fears, originating from their childhood traumas. Anna witnessed her father’s murder, which seems to be a premeditated action. In her nightmare she relives this tragic event and attempts to assault S’Ammutadori, which limits himself to escape and leave her alone. The tears of her silent crying slowly create a river. Meanwhile, Las relives her experience of domestic violence by the hand of her drunk father. Exiting the memory, Las finds in the woods some clothes of her father, hidden in the greenery like a beast. This scene represents how this man lost any trace of humanity in the eyes of his daughter. Las finds on a boat the child version of herself, giving her back the teddy bear she lost and sleeping with her on the boat. She wakes up alone because she reunited with her child self, and the boat is moving along the river. Las reaches the beginning of the river and comforts Anna, ending the dream. After waking up from their nightmares, the girls meet for real, with Las under Anna’s window, concluding the short film.

Even though it’s part of a bigger story, this short film can be enjoyed on its own and it’s a very interesting visual and narrative experience, clearly the product of passion and skill of all the team of Flora’s Room. And after “S’Ammutadori – We are not alone”, what else? Well, I am pleased to announce that the presentation at Cartoon Springboard 2021 was a success! In fact, it won’t be a movie like initially planned, but a tv animated series in development with Spanish company Mago Production. The archive page of Cartoon Springboard 2021 presents The World of Las as follows:

"The World of Las" tells the story of a girl who wants to get rid of a bad memory that keeps her chained to the past, in order to finally be able to move on with her life. Las lives on a planet called "Land of the Real", where the soul is defined with the name of "Sacred Body" and is treated with the same criteria with which the body is medicated. Las would like to become an artisan of Golden Scars, but she's unable to fully carry out this passion because she's conditioned by childhood trauma, due to which she doesn't have the right psychological predisposition to practice that type of profession. To overcome this trauma, Las will set off on a journey where she will retrace past events and meet magical creatures that will help her find herself.

Currently, the page dedicated to The World of Las on the website of Flora’s Room presents three concept art illustrations, with a different art style from the one used in the short film, but just as stylized and charming as the first. While waiting for more news, let’s admire the wonderful illustrations of the future tv series. A new world inspired by Sardinian folklore will soon open to European viewers!



lunes, 29 de mayo de 2023

"S'Ammutadori - We are not alone" di Flora's Room: analisi del cortometraggio completo

Dopo una lunga attesa, il cortometraggio animato S’Ammutadori – We are not alone dello studio sardo Flora’s Room è stato ufficialmente rilasciato su YouTube! Abbiamo parlato in diverse occasioni sul cortometraggio e la storia più ampia di cui fa parte. Riassumendo: S’Ammutadori – We are not alone è un adattamento animato del capitolo “Limes” del racconto L’ultimo amore di Las, in cui Las e Anna affrontano durante la notte i loro incubi più profondi sotto l’influenza de S’Ammutadori. Completato nel 2021, il cortometraggio è stato selezionato in cinque festival cinematografici:
  • 20° Animae Caribe International Animation & Digital Media Festival (2021)
  • 37° Ljubljana LGBT Film Festival (2021)
  • 28° Sguardi Altrove Film Festival (2021)
  • 11° Corto Dino Film Festival (2021)
  • 7° Premio Fausto Rossano (2021)
Per quanto riguarda gli elementi visivi, i personaggi presentano uno stile di disegno semplice che permette movimenti fluidi e grande espressività. Utilizzando il programma ToonBoom Harmony, secondo me gli animatori hanno applicato la tecnica del “puppet rigging” per manipolare i personaggi, in alternanza all’animazione disegnata a mano. Questa tecnica consiste nel creare uno scheletro e collegarlo a diverse parti del modello del personaggio. Lo scheletro, comunemente chiamato rig, può essere applicato a un modello tridimensionale o a un disegno. La prima grande ondata di animazione con puppet rigging ha avuto luogo nella seconda metà degli anni 2000, grazie all’ascesa del programma Adobe Flash.
Esempio di puppet rig dal video "2020 Character Rigging
Demo Reel (ToonBoom Harmony)"
di Eddy Predeira
Tuttavia, un prototipo di questa tecnica si sperimentava già durante gli anni 70 negli studi della celebre compagnia Hanna Barbera. Il test con il sistema di animazione Scanimate riprodusse una scena di una produzione antecedente della serie Scooby-Doo, però si decise di continuare la produzione normalmente con i disegni a mano su fogli di acetato. Al di fuori di questo esperimento, il sistema Scanimate di solito veniva utilizzato per pubblicità, promozioni e sigle di programmi televisivi tra la fine degli anni ‘60 e gli anni ‘80.

Test di animazione con il sistema Scanimate (circa anni '70)

Da allora, la tecnologia si è evoluta, permettendo una maggiore versatilità e rendimento nel lavoro d’animazione. ToonBoom Harmony è attualmente il programma più utilizzato dai professionisti in tutto il mondo nell’ambito dell’animazione 2D. Nelle mani di animatori competenti l’animazione con puppet rigging può essere altrettanto bella e dinamica quanto l’animazione tradizionale, e questo cortometraggio ne è la prova. I movimenti de S’Ammutadori in particolare dimostrano una certa abilità nella scena della sua apparizione. L’inclusione di sfocatura del movimento (talvolta chiamato animation smear), stratagemma tipico dell’animazione tradizionale, fa in modo che il movimento sia più naturale e non sembri meccanico.
Maschera da Componidori sopra il letto di Anna
Intanto i luoghi, anche se stilizzati, sono pieni di dettagli che li pongono tra la realtà e il folclore sardo. Per esempio, osserviamo la stanza di Anna. Al di sopra del suo letto c’è una maschera da Componidori, figura principale della tradizione de Sa Sartiglia, appesa insieme a sa Pippa ‘e Maiu, il doppio mazzo di violette utilizzato per benedire la gente durante la festa. Abbiamo approfondito ulteriormente in un articolo completo l’anno passato. Inoltre, il pavimento ha uno schema di piastrelle esagonali tipico dei primi decenni del Novecento.
La stanza di Anna
La stanza di Las ha un pavimento di mattonelle di pietra e un caminetto all’angolo, una disposizione non inusuale nelle case tradizionali sarde. C’è una maschera da cavaliere e una stella de Sa Sartiglia anche al di sopra del letto di Las. Il paese dove vivono le protagoniste è un miscuglio di caratteristiche reali di paesi sardi ed elementi fantastici, come i grandi alberi pieni di luci colorate. Il mondo di Las sembra essere una coabitazione più pacifica ed equilibrata tra le costruzioni umani e la natura, come si poteva già vedere nel concept art per il film presentato al Cartoon Springboard 2021.
S'Ammutadori nella stanza di Las
Una delle caratteristiche più interessanti di questo cortometraggio è il fatto che la sua narrazione sia muta: anche se non ci sono parole, gli eventi vengono mostrati in un modo abbastanza intuitivo che ci dice tutto ciò che serve senza una parola. Tuttavia, questo non significa che manchi il suono: la colonna sonora di Chiara Floris e gli effetti sonori scelti da Beatrice Mele (ottenuti grazie al Museo del Coltello Sardo di Arbus, al cantante di canto a tenore Giuliano Sannai e la grotta di Ispinigoli di Dorgali) toccano le corde emotive giuste e rappresentano bene l’atmosfera degli incubi.
Las consola Anna
La figura de S’Ammutadori è utilizzata come catalizzatore per mettere i personaggi di fronte alle loro paure più grandi, originate dai loro traumi infantili. Anna è stata testimone dell’assassino di suo padre, in quella che pare essere un’azione premeditata. Nel suo incubo rivive questo tragico evento e cerca di aggredire S’Ammutadori, che si limita a scappare e lasciarla sola. Le lacrime del suo pianto silenzioso creano lentamente un fiume. Nel frattempo, Las rivive la sua esperienza di violenza domestica per mano di suo padre ubriaco. Uscendo dal ricordo, Las trova nel bosco alcuni vestiti del padre, nascosto nella vegetazione come una belva. Questa scena rappresenta come quest’uomo abbia perso qualsiasi traccia di umanità agli occhi della figlia. Las incontra in una barca la versione bambina di se stessa, restituendole l’orso di peluche che ha perso e dormendo con lei nella barca. Si risveglia da sola perché si è riunita con la sua parte infantile, e la barca si sta muovendo lungo il fiume. Las arriva al principio del fiume e consola Anna, terminando il sogno. Dopo essersi svegliate dai loro incubi, le ragazze si incontrano veramente, con Las sotto la finestra di Anna, concludendo il cortometraggio.
Nonostante sia parte di una storia più grande, questo cortometraggio si può apprezzare singolarmente ed è un’esperienza visiva e narrativa molto interessante, chiaramente prodotto della passione e abilità di tutta la squadra di Flora’s Room. E dopo “S’Ammutadori – We are not alone”, cos’altro? Ebbene, ho il piacere di annunciare che la presentazione al Cartoon Springboard 2021 è stata un successo! Infatti, non sarà un film come inizialmente pensato, bensì una serie animata per la tv in fase di sviluppo con la compagnia spagnola Mago Production. La pagina di archivio del Cartoon Springboard 2021 presenta The World of Las come segue:

“The World of Las” racconta la storia di una ragazza che vuole sbarazzarsi di un brutto ricordo che la mantiene intrappolata nel passato, per poter finalmente andare avanti con la sua vita. Las vive su un pianeta chiamato “Terra del Vero”, dove l’anima è definita con il nome di Corpo Sacro e viene curata con gli stessi criteri con cui si cura il corpo. Las vorrebbe diventare un’artigiana di Cicatrici d’Oro, ma non è in grado di seguire completamente questa passione perché è condizionata da un trauma infantile, per cui non ha la giusta predisposizione psicologica per praticare quel tipo di professione. Per superare questo trauma, Las partirà per un viaggio in cui ripercorrerà eventi passati e incontrerà creature magiche che l’aiuteranno a trovare se stessa.

Attualmente, la pagina dedicata a The World of Las nel sito di Flora’s Room presenta tre illustrazioni di concept art, con un stile di disegno differente rispetto a quello utilizzato nel cortometraggio, però altrettanto stilizzato e grazioso quanto il primo. In attesa di altre notizie, ammiriamo le meravigliose illustrazioni della futura serie televisiva. Un nuovo mondo ispirato al folclore sardo si aprirà presto agli spettatori europei!


viernes, 26 de mayo de 2023

"S'Ammutadori - We are not alone" por Flora's Room: análisis del cortometraje completo

¡Después de una larga espera, el cortometraje animado S’Ammutadori – We are not alone por el estudio sardo Flora’s Room se estrenó públicamente en YouTube! Hablamos en diferentes ocasiones sobre el cortometraje y la historia más grande de la que hace parte. Para resumir: S’Ammutadori – We are not alone es una adaptación animada del capítulo “Limes” del cuento L’ultimo amore di Las, donde Las y Anna enfrentan durante la noche su propias pesadillas más profundas bajo la influencia de S’Ammutadori. Completado en 2021, el cortometraje fue seleccionado en cinco festivales cinematográficos:
  • 20th Animae Caribe International Animation & Digital Media Festival (2021)
  • 37th Ljubljana LGBT Film Festival (2021)
  • 28th Sguardi Altrove Film Festival (2021)
  • 11th Corto Dino Film Festival (2021)
  • 7th Premio Fausto Rossano (2021)
Con respecto a los elementos visuales, los personajes presentan un estilo de dibujo sencillo que permite movimientos fluidos y gran expresividad. Utilizando el programa ToonBoom Harmony, en mi opinión los animadores aplicaron la técnica del “puppet rigging” para manipular los personajes, alternadamente con la animación dibujada a mano. Esta técnica consiste en crear un esqueleto y conectarlo a diferentes partes del modelo del personaje. El esqueleto, comúnmente llamado rig, puede aplicarse a un modelo tridimensional o a un dibujo. La primera gran ola de animación con puppet rigging pasó en la segunda mitad de los años 2000, debido a la subida del programa Adobe Flash.
Ejemplo de puppet rig desde el video "2020 Character Rigging
Demo Reel (Toon Boom Harmony)"
por Eddy Predeira
Sin embargo, un prototipo de esta técnica ya se experimentaba durante los años 70 en los estudios de la célebre compañía Hanna Barbera. La prueba con el sistema de animación Scanimate reprodujo una escena de una producción anterior de la serie Scooby-Doo, sin embargo se decidió continuar la producción normalmente con los dibujos manuales en hojas de acetato. Afuera de este experimento, el sistema Scanimate solía utilizarse para comerciales, promociones y aberturas de programas de televisión entre los finales de los años 60 y los años 80.

Prueba de animación con el sistema Scanimate (circa años 70)

Desde entonces, la técnica evolucionó, permitiendo una mayor versatilidad y rendimiento en el trabajo de animación. ToonBoom Harmony es actualmente el programa más utilizado por los profesionales de todo el mundo con respecto a la animación 2D. En las manos de animadores competentes la animación con puppet rigging puede ser tan linda y dinámica como la animación tradicional, y este cortometraje es prueba de eso. Los movimientos de S’Ammutadori en particular muestran habilidad en la escena de su aparición. La inclusión de desenfoque del movimiento (tal vez llamado animation smear), truco típico de la animación tradicional, hace que el movimiento sea más natural y no parezca mecánico.
Máscara de Componidori por encima de la cama de Anna
Mientras tanto los lugares, aunque estilizados, están llenos de detalles que los ponen entre la realidad y el folclore sardo. Por ejemplo, observamos el cuarto de Anna. Por encima de su cama hay una máscara de Componidori, figura principal de la tradición de Sa Sartiglia, colgada junto a sa Pippa ‘e Maiu, el doble ramo de pervincas utilizado para bendecir la gente durante la celebración. Profundizamos más en un artículo completo el año pasado. Además, el piso tiene un esquema de azulejos hexagonales típicos de las primeras décadas del siglo XX.
El cuarto de Anna
El cuarto de Las tiene un piso de baldosas de piedra y una chimenea en el rincón, una disposición que no es inusual en hogares tradicionales sardos. Hay una máscara de caballero y una estrella de Sa Sartiglia por encima de la cama de Las también. El pueblo donde viven las protagonistas es una mezcla de características reales de pueblos sardos y elementos fantásticos, como los grandes árboles llenos de luces coloradas. El mundo de Las parece ser una cohabitación más pacífica y equilibrada entre las construcciones humanas y la naturaleza, como ya se podría ver en el concept art para la película presentada al Cartoon Springboard 2021.
S'Ammutadori en el cuarto de Las
Una de las características más interesantes de este cortometraje es el hecho que su narración sea muda: aunque no hay palabras, los eventos se muestran de una manera bastante intuitiva que nos dice todo lo que necesitamos sin una palabra. Sin embargo, eso no significa que falta el sonido: la banda de sonido por Chiara Floris y los efectos sonoros elegidos por Beatrice Mele (obtenidos gracias al Museo del Cuchillo Sardo de Arbus, el cantante de "canto a tenore" Giuliano Sannai y la gruta de Ispinigoli de Dorgali) tocan las fibras emocionales adecuadas y representan bien la atmósfera de las pesadillas.
Las consola a Anna
La figura de S’Ammutadori se utiliza como catalizador para poner los personajes en frente a sus medios más grandes, originados de sus traumas infantiles. Anna fue testigo del asesino de su padre, en lo que parece ser una acción premeditada. En su pesadilla revive este trágico evento e intenta agredir a S’Ammutaddori, que se limita a escapar y dejarla sola. Las lágrimas de su llanto silencioso crean lentamente un río. Mientras tanto, Las revive su experiencia de violencia doméstica por mano de su padre borracho. Saliendo del recuerdo, Las encuentra en el bosque algunos trajes del padre, escondido en la vegetación como una bestia. Esta escena representa como este hombre perdió cualquiera traza de humanidad en los ojos de la hija. Las encuentra en un bote la versión niña de sí misma, devolviendo el oso de peluche que perdió y durmiendo con ella en el bote. Se despierta sola porque está reunida con su parte infantil, y el bote está moviéndose por el río. Las llega al principio del río y consola a Anna, terminando el sueño. Después de despertarse de sus pesadillas, las chicas se encuentran realmente, con Las bajo la ventana de Anna, concluyendo el cortometraje.
Aunque sea parte de una historia más larga, este cortometraje se puede disfrutar singularmente y es una experiencia visiva y narrativa muy interesante, claramente producto de la pasión y habilidad de todo el equipo de Flora’s Room. ¿Y después de “S’Ammutadori – We are not alone?”, qué más? ¡Bueno, me complace anunciar que la presentación al Cartoon Springboard 2021 fue exitosa! De hecho, no será una película como inicialmente ideado, sino una serie animada de televisión está en fase de desarrollo con la compañía española Mago Production. La página de archivo del Cartoon Springboard 2021 presenta The World of Las como sigue:

“The World of Las” cuenta la historia de una chica que quiere liberarse de un recuerdo malo que la mantiene atrapada en el pasado, para poder finalmente seguir adelante con su vida. Las vive en un planeta llamado Tierra del Verdadero, donde el alma se define con el apellido de Cuerpo Sacro y se trata con los mismos criterios con que se cura el cuerpo. Las quería hacerse una artesana de Cicatrices de Oro, pero no es capaz de realizar esta pasión completamente porque está condicionada por traumas infantiles, por eso no tiene la predisposición psicológica adecuada para practicar aquel tipo de profesión. Para superar este trauma, Las partirá en un viaje en que recordará eventos pasados y encontrará criaturas mágicas que la ayudarán a encontrar a sí misma.

Actualmente, la página dedicada a The World of Las en el sitio web de Flora’s Room presenta tres ilustraciones de concept art, con un estilo de dibujo diferente de lo que se utilizó en el cortometraje, pero tan estilizado y encantador como el primero. En espera de otras noticias, miramos las maravillosas ilustraciones de la futura serie de televisión. ¡Un nuevo mundo inspirado en el folclore sardo pronto se abrirá a los espectadores europeos!