Recentemente, cercando qualcosa da vedere in televisione di sera, ho trovato una trasmissione particolare: uno dei cortometraggi di Braccio di Ferro doppiato in sardo! Sembra incredibile però è vero, infatti è un progetto della casa editrice NOR di Ghilarza finanziato dal contributo della Regione Autonoma della Sardegna. Gli episodi sono trasmessi ogni mercoledì alle 21:30 e ogni venerdì alle 21:00 su Telesardegna, canale regionale sardo che si può trovare al numero 13 del digitale terrestre.
Ogni episodio presenta il cortometraggio doppiato, accompagnato da una sezione di commento sulla storia del personaggio e il suo fumetto di origine. Per esempio, l’episodio di mercoledì 1 dicembre presenta il cortometraggio Goonland del 1938, e il commento di Antoni Ignàtziu Garau analizza il razzismo e la rappresentazione di popolazioni straniere negli anni '30 in America, fornendo il contesto necessario per vedere i cortometraggi di quest'epoca con occhio critico e la consapevolezza che sono prodotti della società del loro tempo.
Antoni Ignàtziu Garau nella parte documetaristica degli episodi |
Braccio di Ferro (Popeye), creato da Elzie Crisler Segar, esordì nel 1929 nella striscia a fumetti Thimble Theatre, che in seguito è stata ribattezzata con il nome del protagonista. Il personaggio era presente in strisce giornaliere e pagine della domenica, diventando presto molto popolare: nel 1933 Fleischer Studios (di cui abbiamo già parlato in relazione alla tecnica rotoscope) produsse una serie di cortometraggi animati per il cinema chiamata Popeye the Sailor. Nel 1941 il distributore Paramount prese il controllo dello studio cambiando il nome in Famous Studios, continuando la produzione senza i fratelli Fleischer. I cortometraggi continuarono a essere prodotti fino al 1956, presentando un totale di 231 cortometraggi che in seguito sono stati trasmessi in televisione per decenni.
La primissima apparizione di Braccio di Ferro nel Thimble Theatre (1929) (fonte: popeye.com) |
La serie racconta le avventure di Braccio di Ferro il marinaio, che affronta il cattivo (di solito il bullo Bluto) per aiutare la sua amata Olivia Oyl. Gli elementi più memorabili sono le divertenti scene di lotta che seguono la logica della fisica slapstick (ne abbiamo parlato in passato riguardo a Pink Rabbit), la colonna sonora di Braccio di Ferro e l’uso degli spinaci che danno al marinaio una poderosa forza fisica. La creatività della rappresentazione visiva delle gag e la simpatica personalità di Braccio di Ferro hanno assicurato il successo della serie. In seguito King Features Syndicate ha prodotto una serie animata per la televisione nel 1960, mentre Hanna Barbera (sempre per conto della King Features Syndicate) ha prodotto Le nuove avventure di Braccio di Ferro (The All-New Popeye Hour) dal 1978 al 1983 e Che papà Braccio di Ferro (Popeye and Son) nel 1987.
Effettivamente è un progetto singolare; penso lo possano fare perché i diritti sul personaggio sono decaduti. Comunque immagino sia piacevole, per un sardo, trovarsi con le puntate nel suo dialetto, perdipiù spiegate criticamente (questo è il lato migliore della cosa, laddove altri hanno censurato certe scene)^^
ResponderEliminarMoz-
Assolutamente, da un lato è davvero molto gradito e dall'altro fa pure sorridere sentirlo usare esclamazioni nostre XD Pensa, nell'episodio di ieri si è parlato un po' di quando Braccio di Ferro è "comparso" in una storia a fumetti di Superman con il nome di Capitan Strong, io di questo omaggio non sapevo niente :0c
EliminarFrancamente nemmeno io!! :o
EliminarMoz-