lunes, 8 de noviembre de 2021

Misseri Studio: campione dell'animazione stop-motion italiana

In passato, trattando uno dei cortometraggi di Sardegna Film Commission, abbiamo parlato dello studio di animazione italiano Misseri Studio, conosciuto principalmente per le sue produzioni in stop-motion. Oggi cercherò di fare un excursus a partire dalle sue origini alla fine degli anni 50 fino ai suoi progetti attuali.

Bambola di Susanna
(fonte: mondocarosello)

Prima di Misseri Studio, nel 1957 Francesco Misseri ha fondato lo Studio K, che ha lavorato in molte produzioni commerciali per il programma contenitore televisivo Carosello, creando diversi personaggi, tra cui Susanna Tuttapanna, Olivella e Mariarosa, Dolce cara mammina. Studio K ha prodotto animazioni per Carosello dal 1961 al 1976. Insieme a Renzo Tarchi, Pier Francesco Tamburini e Marino Marchi si è inizialmente dedicato all’animazione perché non era molto pratico lavorare alle riprese dal vivo a Firenze come lo era a Roma o Milano, e i cartoni animati erano un’alternativa che ha presto conquistato gli spettatori.

Susanna Tuttapanna è uno dei personaggi più memorabili di questo periodo: una graziosa bambina animata in 2D per promuovere i prodotti caseari Invernizzi. Susanna era talmente popolare che esistevano giocattoli e memorabilia a sua immagine, e tuttora continua a essere apprezzata dagli appassionati di icone vintage.

Calze di Susanna
(fonte: mondocarosello)

Per quanto riguarda l’animazione stop-motion, Studio K nel 1968 ha iniziato a creare animazioni di oggetti reali a Firenze per Fernet Branca. In seguito, hanno fatto una sola serie di animazioni con la plastilina per lasciare ai loro ex impiegati Rodolfo Marcenaro e Paolo Villani il tempo di organizzarsi per produrre da sé a Milano nello studio Tipofilm. Approssimativamente la metà delle animazioni erano opera dell’animatrice Fusako Yusaki, l’altra parte è stata messa in atto dallo scultore e animatore Massimiliano Squillace.

Prima di fondare Misseri Studio nel 1974, Francesco Misseri ha lavorato alla serie Mio Mao nello studio PMBB di cui è  stato socio fondatore. I protagonisti della serie sono due gatti curiosi che scoprono diverse creature ogni episodio. Con la tecnica di animazione stop-motion con la plastilina (claymation), sono stati prodotti 26 episodi di 5 minuti ciascuno. Una delle caratteristiche più memorabili della serie è l'uso di suoni e onomatopee al posto del dialogo verbale: questo fa in modo che la serie sia comprensibile al di là delle barriere linguistiche. Inoltre, la mancanza di dialogo amplifica l'espressività dei personaggi. Piero Barbetti si è occupato della composizione del tema musicale delle avventure dei gattini. In seguito, dopo aver recuperato i diritti di distribuzione nel 2000 e aver rimasterizzato la prima stagione, Misseri Studio ha prodotto in collaborazione con il canale britannico Channel Five due nuove stagioni di 26 episodi ciascuna tra il 2005 e il 2007 negli stessi studi di Firenze dove è stata creata la prima.


Mio Mao non è stata l’unica serie con queste caratteristiche: Quaqquao era animato con fogli di carta ripiegati come nell’arte dell’origami; A.E.I.O.U. animava la sabbia accompagnata da musica d'orchestra; The Red and the Blue utilizzava la plastilina; e infine è stato possibile animare Pozzie con gocce d’acqua! Tutte hanno in comune l’uso della musica come parte fondamentale della narrazione, in combinazione con il loro linguaggio non verbale e le scene colorate e piene di immaginazione.

Quasi tutte sono state produzioni dello studio, però Pozzie è un caso speciale: una co-produzione con l’emittente televisiva giapponese NHK, un esperimento unico. Grazie a una tecnica innovativa, gli animatori sono riusciti a dare forma a gocce d’acqua muovendole e modellandole, come se fossero plastilina, sopra una lastra di vetro. L’uso del colorante permette anche di creare forme interessanti con le quali interagisce il protagonista. Pozzie è una goccia d’acqua vivente, curiosa e felice come un bambino, che scopre e gioca con oggetti d’acqua, cambiando spesso forma. La serie ha 13 episodi che durano un minuto e mezzo.


Un’altra collaborazione importante di Misseri Studio è stata quella con Sesame Workshop: sono stati prodotti molti segmenti animati per la serie Sesame Street, utilizzando principalmente la plastilina e occasionalmente carta e sabbia. La sua produzione principale è stata la serie Bert and Ernie’s Great Adventures, segmenti di Sesame Street in cui Bert e Ernie usano la loro immaginazione per visitare luoghi particolari e vivere avventure. La serie, prodotta dal 2008 al 2017 con l’animazione stop-motion di plastilina (claymation), è presentata al mercato internazionale come due stagioni di 26 episodi da 5 minuti ciascuna, separati dagli episodi di origine di Sesame Street.


Gli esperimenti di Misseri Studio non finiscono qui: nel 2013 è andata in onda la serie animata Mofy, basata sui personaggi dei libri illustrati dell’autrice giapponese Aki Kondo. Le avventure della coniglietta Mofy e i suoi morbidi amici sono animate manipolando il cotone con una tecnica innovativa. La serie è una coproduzione tra Misseri Studio, Sony Creative Products, Rai Fiction e ZDF, che coinvolge Italia, Giappone e Germania. Le tre stagioni presentano un totale di 78 episodi di 5 minuti ciascuno, e hanno lo scopo di aiutare la crescita emotiva e relazionale dei bambini, che si possono identificare con Mofy. 


Immagine promozionale di Paper Mask
(fonte: misseristudio.com)
Infine, gli animatori di Misseri Studio stanno lavorando in collaborazione con la compagnia cinese UYoung per il progetto Paper Mask: un’animazione pionieristica che utilizza i ripiegamenti della carta in modo dinamico, tutto animato manualmente in stop-motion senza alcun compromesso digitale. Il protagonista è un gatto intrepido che viaggia attraverso un mondo di carta in rovina per trovare il cane che potrebbe salvarne il futuro. Per il momento abbiamo un trailer del progetto nel sito dello studio, con un’incredibile dimostrazione di abilità degli animatori!

Nel corso dei decenni Misseri Studio ha continuato a sperimentare, cercando sempre la risposta alla domanda “Potrei animare con questo elemento?” e raggiungendo nuove mete ogni volta. Che studio ammirabile, ha fatto la storia dell’animazione italiana e continua a portare la sua arte nel mondo!

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