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miércoles, 26 de octubre de 2022

Lupin III Parte 6 - Arriva il doppiaggio italiano

La sesta serie di Lupin III finalmente arriva nelle televisioni italiane! Lupin III Part 6 è andata in onda in Giappone per la prima volta a ottobre 2021 sulla rete NTV, e in seguito è stata doppiata in inglese, trasmessa nel programma contenitore statunitense Toonami ad aprile 2022 e disponibile contemporaneamente sulla piattaforma streaming HIDIVE. Per quanto riguarda il mercato italiano Yamato Video, che di solito si occupa del doppiaggio dei film e la distribuzione delle edizioni home video, ha lavorato ai sottotitoli italiani ufficiali per l’uscita in simulcast per la piattaforma streaming Amazon Prime Video. In questo modo, gli spettatori italiani hanno potuto vedere la serie in contemporanea con la messa in onda giapponese. Un anno dopo, l’azienda televisiva Mediaset (qui abbiamo parlato brevemente della sua storia e collaborazione con altre emittenti europee) ha annunciato la trasmissione della nuova serie a partire dal 12 ottobre. La serie, presentata con il titolo “Lupin III - Una storia senza fine”, andrà in onda ogni mercoledì sera in gruppi da cinque episodi ciascuno, coprendo 24 episodi nell’arco di poco più di un mese. Con l’uscita del video promozionale della serie, i fan hanno notato un dettaglio che non era stato ancora menzionato: quasi tutti i doppiatori sono stati sostituiti.

Video promozionale per la messa in onda su Italia 2

Quando un franchise è così longevo il cambio di doppiatori nel corso dei decenni è un fatto comune, però di solito si tratta di una decisione discussa tra gli interessati, e si cerca di mantenere una continuità vocale il più possibile. Le ragioni più frequenti sono il pensionamento o la morte del doppiatore. In questa occasione, la ragione più probabile è che scegliere un cast di doppiatori con sede nella zona di Milano sia più conveniente logisticamente per Mediaset rispetto a continuare a lavorare con il cast di Roma (come invece preferisce Yamato Video).

Video promozionale dell'edizione italiana di Lupin III-The First

Per celebrare questa nuova fase della storia di Lupin in Italia, ricordiamo i doppiatori che hanno dato voce alla banda nelle serie precedenti. 

Lupin III
Roberto del Giudice (1979-2007)
  • Parte 1 (primo e secondo doppiaggio), Parte 2, Parte 3
  • Speciali televisivi a partire dal primo (Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!) fino al 15° (Le tattiche degli Angeli)
  • Film a partire dal primo (La pietra della saggezza) fino al quinto (Trappola mortale) + il film OAV (La cospirazione dei Fuma)
Stefano Onofri (2008-2021)
  • La donna chiamata Fujiko Mine, secondo doppiaggio della Parte 3 (2021), Parte 4 e Parte 5
  • Ha esordito come Lupin nello speciale tv “La lacrima della Dea” nel 2008 su scelta di Roberto del Giudice prima della sua morte, ha continuato a doppiare gli speciali fino al 27° (Prigioniero del Passato)
  • Film a partire da “Lupin Terzo vs Detective Conan” fino a “Lupin III-The First”
Luigi Rosa (2022)
  • Parte 6
  • Secondo doppiaggio per la versione home video de “Il castello di Cagliostro” (1992)
Jigen Daisuke
Germano Longo (1979)
  • Primo doppiaggio della Parte 1
Sandro Pellegrino (1979-2012)
  • Secondo doppiaggio della Parte 1 (1987), Parte 2 e Parte 3
  • Versione televisiva del primo film (La pietra della saggezza, 1979), film a partire dal terzo (La leggenda dell’oro di Babilonia) fino al quinto (Trappola mortale)
  • Speciali televisivi a partire dal primo fino al 15° + il film OAV (La cospirazione dei Fuma)
Alessandro Maria D’Errico (2014-presente)
  • La donna chiamata Fujiko Mine, secondo doppiaggio della Parte 3 (2021), Parte 4, Parte 5 e Parte 6
  • Speciali televisivi a partire dal 22° (Il sigillo di sangue, la sirena dell’eternità)
  • Film a partire da “Lupin Terzo vs Detective Conan” fino a “Lupin III-The First”
Goemon Ishikawa
Enzo Consoli (1979)
  • Primo doppiaggio della Parte 1
Vittorio Guerrieri (1987)
  • Secondo doppiaggio della Parte 1 (1987), Parte 3, secondo doppiaggio della Parte 3 (2021)
  • Versione televisiva del primo film (La pietra della saggezza, 1979) e del terzo (La leggenda dell’oro di Babilonia)
Massimo Rossi (1982)
  • Parte 2
Antonio Palumbo (1996-2021)
  • La donna chiamata Fujiko Mine, Parte 4, Parte 5
  • Speciali televisivi a partire dal primo (Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!) fino al 27° (Prigioniero del passato)
  • Film a partire da “Le profezie di Nostradamus” fino a “Lupin III-The First” + il film OAV (La cospirazione dei Fuma)
Patrizio Prata (2022)
  • Parte 6
Fujiko Mine
Piera Vidale (1979-1982)
  • Primo doppiaggio della Parte 1, Parte 2
  • Edizione per i cinema de “La pietra della saggezza” (1979)
Alessandra Korompay (1987-2021)
  • Secondo doppiaggio della Parte 1 (1987), Parte 3, secondo doppiaggio della Parte 3 (2021), Parte 4 e Parte 5
  • La donna chiamata Fujiko Mine
  • Speciali tv a partire dal primo (Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!) fino al 27° (Prigioniero del passato)
  • Film a partire dalla versione televisiva del primo (La pietra della saggezza) fino a “Lupin III-The First” + il film OAV (La cospirazione dei Fuma)
Emanuela Pacotto (2022)
  • Parte 6
Koichi Zenigata
Enzo Consoli (1979-1992)
  • Primo (1979) e secondo doppiaggio della Parte 1 (1987), Parte 3
  • Versione televisiva del primo film (La pietra della saggezza) e terzo (La leggenda dell’oro di Babilonia) + il film OAV (La cospirazione dei Fuma)
  • Primo speciale tv (Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!) e versione home video di “L’unione fa la forza” (Tokyo Crisis)
  • Sono state mantenute le sue incisioni per il secondo doppiaggio della Parte 3 (2021), che ha avuto luogo dopo la sua morte nel 2007
Marcello Prando (1982)
  • Parte 2
Rodolfo Baldini (anni ‘90)
  • Speciali televisivi numero 2 (Il mistero delle carte di Hemingway), 3 (Ruba il dizionario di Napoleone!) e 4 (Il tesoro degli zar)
Rodolfo Bianchi (1996-2021)
  • La donna chiamata Fujiko Mine, Parte 4, Parte 5
  • Speciali televisivi a partire dal quinto (Viaggio nel pericolo) fino al 27° (Prigioniero del passato)
  • Film a partire da “Le profezie di Nostradamus” fino a “Lupin III-The First”
Mario Zucca (2022)
  • Parte 6
Video promozionale di Lupin III con Luigi Rosa

Dopo due mercoledì di messa in onda, ci sono delle considerazioni interessanti da fare sull’approccio italiano alla serie. In primo luogo, la trasmissione di cinque episodi alla volta ogni mercoledì sera in prima serata sembrava strana all’inizio, come se fosse un modo di completare la messa in onda il più rapidamente possibile, però adesso tutto è più chiaro. Il mercoledì sera è da molto tempo la fascia oraria dedicata ai film e gli speciali televisivi di Lupin: probabilmente il gruppo di cinque episodi ha lo scopo di mantenere la solita programmazione settimanale. Inoltre, l’ordine degli episodi è stato leggermente modificato, spostando gli episodi autoconclusivi: così i sei episodi che coprono l’arco narrativo “Lupin III vs Sherlock Holmes” sono andati in onda senza interruzioni da parte delle storie singole, replicando la sensazione di vedere un film (cinque episodi più il finale dell’arco la settimana successiva). Questo dimostra un’interessante strategia di messa in onda pensata per una buona fruizione della serie da parte degli spettatori.

Per quanto riguarda la traduzione e l’adattamento, finora pare che i dialoghi si mantengano fedeli alla versione originale, a differenza della serie precedente, in cui sono stati “alleggeriti” dialoghi relativi a morte e assassini, è stata cambiata parte della storia di un personaggio (sequestrata per un riscatto, quando in realtà la poverina era sfruttata per immagini pornografiche) e sono stati eliminati i riferimenti all’omosessualità di uno dei personaggi secondari.

Infine, il nuovo cast di doppiatori propone un’interpretazione convincente dei personaggi, contribuendo enormemente alla gradevole esperienza di visione. Personalmente non sarebbe una brutta idea se il nuovo cast continuasse a doppiare le possibili serie future e il cast “classico” continui a doppiare i film per Yamato Video. In ogni caso, vedremo presto cosa si deciderà per il film Lupin III VS Cat’s Eye che uscirà nel 2023 su Amazon Prime Video. Fino ad allora, aspetto con entusiasmo il prossimo mercoledì per il continuo della serie!

lunes, 6 de diciembre de 2021

Popai: Braccio di Ferro parla in sardo!

Recentemente, cercando qualcosa da vedere in televisione di sera, ho trovato una trasmissione particolare: uno dei cortometraggi di Braccio di Ferro doppiato in sardo! Sembra incredibile però è vero, infatti è un progetto della casa editrice NOR di Ghilarza finanziato dal contributo della Regione Autonoma della Sardegna. Gli episodi sono trasmessi ogni mercoledì alle 21:30 e ogni venerdì alle 21:00 su Telesardegna, canale regionale sardo che si può trovare al numero 13 del digitale terrestre

Ogni episodio presenta il cortometraggio doppiato, accompagnato da una sezione di commento sulla storia del personaggio e il suo fumetto di origine. Per esempio, l’episodio di mercoledì 1 dicembre presenta il cortometraggio Goonland del 1938, e il commento di Antoni Ignàtziu Garau analizza il razzismo e la rappresentazione di popolazioni straniere negli anni '30 in America, fornendo il contesto necessario per vedere i cortometraggi di quest'epoca con occhio critico e la consapevolezza che sono prodotti della società del loro tempo.

Antoni Ignàtziu Garau nella parte documetaristica degli episodi

Braccio di Ferro (Popeye), creato da Elzie Crisler Segar, esordì nel 1929 nella striscia a fumetti Thimble Theatre, che in seguito è stata ribattezzata con il nome del protagonista. Il personaggio era presente in strisce giornaliere e pagine della domenica, diventando presto molto popolare: nel 1933 Fleischer Studios (di cui abbiamo già parlato in relazione alla tecnica rotoscope) produsse una serie di cortometraggi animati per il cinema chiamata Popeye the Sailor. Nel 1941 il distributore Paramount prese il controllo dello studio cambiando il nome in Famous Studios, continuando la produzione senza i fratelli Fleischer. I cortometraggi continuarono a essere prodotti fino al 1956, presentando un totale di 231 cortometraggi che in seguito sono stati trasmessi in televisione per decenni. 

La primissima apparizione di Braccio di Ferro nel Thimble Theatre (1929)
(fonte: popeye.com)

La serie racconta le avventure di Braccio di Ferro il marinaio, che affronta il cattivo (di solito il bullo Bluto) per aiutare la sua amata Olivia Oyl. Gli elementi più memorabili sono le divertenti scene di lotta che seguono la logica della fisica slapstick (ne abbiamo parlato in passato riguardo a Pink Rabbit), la colonna sonora di Braccio di Ferro e l’uso degli spinaci che danno al marinaio una poderosa forza fisica. La creatività della rappresentazione visiva delle gag e la simpatica personalità di Braccio di Ferro hanno assicurato il successo della serie. In seguito King Features Syndicate ha prodotto una serie animata per la televisione nel 1960, mentre Hanna Barbera (sempre per conto della King Features Syndicate) ha prodotto Le nuove avventure di Braccio di Ferro (The All-New Popeye Hour) dal 1978 al 1983 e Che papà Braccio di Ferro (Popeye and Son) nel 1987

Le riprese, direzione e post-produzione del programma sono di Gabriele Cossu e Nicola Porru, con sigla di apertura di Kevin Lai e Bruno Olivieri, musiche di Emanuele Garau e Piero Collu, e infine il responsabile di produzione è Francesco Cheratzu. Conosciamo già Bruno Olivieri e Francesco Cheratzu per la loro partecipazione al progetto dei cortometraggi animati in lingua sarda di Sardegna Film Commission, rispettivamente come storyboard artist e sceneggiatore del corto “28 abrile 1794: sa die de sa Sardinia”, di cui è già disponibile un trailer.

NOR, casa editrice digitale dal 2010 fondata da Francesco Cheratzu, pubblica in formato ebook e cartaceo romanzi, saggi e studi dedicati alla Sardegna in diverse lingue oltre all’italiano, come francese e spagnolo. La sua collana Le Grazie raccoglie le opere della scrittrice sarda premio Nobel Grazia Deledda nella loro lingua originale e in diverse traduzioni di alto livello.

La casa editrice ha collaborato con l’associazione Tramudadas del paese di Pabillonis per il doppiaggio dei 22 cortometraggi di Braccio di Ferro, qui si può consultare la lista di tutto il materiale utilizzato negli episodi. I doppiatori sono: Maurizio Foddi (Braccio di Ferro e il padre Trinchetto); Eleonora Chinghine e Veronica Obinu (Olivia); Piero Obinu (Bluto); Sebastian Foddi (Pisellino). 
 
Questa è un’iniziativa sorprendente e molto gradita, che promuove l’apprendimento della lingua sarda e l’apprezzamento di uno dei personaggi animati più conosciuti e la sua storia. Progetti di questo tipo meritano di essere appoggiati e incoraggiati, e spero di vederne altri in futuro.