Le bambole sono uno dei giocattoli più versatili quando si tratta dei giochi immaginari dei bambini, tuttavia la fantasia non ha età ed esse continuano a essere una tela meravigliosa anche per gli adulti. Cosa succede quando un collezionista di bambole è anche un artista? Le due passioni si uniscono e il risultato è un affascinante hobby di nicchia chiamato comunemente doll customizing. La personalizzazione di bambole esiste in molte forme e gradi di modifiche: la gamma comprende qualsiasi alterazione tra il cambiare gli abiti o i capelli, dipingere un nuovo volto, e persino creare un ibrido unendo parti di bambole diverse e modellando parti completamente nuove!
Kid Delf Hanael di Hina Ichigo su Flickr |
Nei primi anni 2000 gli oggetti preferiti da artisti e collezionisti erano i garage kits (kit in resina che permettono di montare e dipingere una statuetta con le proprie mani) e specialmente la grande novità dell’epoca: le BJD, cioè Ball Jointed Dolls. Queste bambole in resina, introdotte dalla compagnia giapponese Volks nel 1999 e da allora prodotte in diverse forme da molte aziende nel mondo, sono caratterizzate dai loro giunti sferici molto versatili che permettono di mettere in posa in molte più posizioni rispetto a una bambola classica come Barbie. Inoltre, la possibilità di cambiare gli occhi estraibili e i capelli con le parrucche aumenta incredibilmente il livello di personalizzazione, permettendo all’artista di cambiare personaggio o estetica tutte le volte che vuole.
Tuttavia, questo tipo di bambole ha bisogno di cure per quanto riguarda la conservazione della resina e le sue articolazioni. Alcuni tipi di resina possono cambiare colore con il passare del tempo, specialmente se la bambola è esposta spesso alla luce naturale diretta. Per questo è necessario stare attenti nella scelta del luogo della bjd. Inoltre, le estremità della bambola sono tenute in tensione da un lungo elastico doppio, che normalmente permette di mettere in posa in modo solido e sicuro. Con il tempo, l’elastico perde la sua forza, e bisogna sostituirlo, smontando la bambola e collegando di nuovo tutte le estremità con un nuovo elastico. Con l’esplosione della popolarità di internet negli stessi anni, nacquero moltissime comunità online dove appassionati di tutto il mondo potevano apprezzare insieme un interesse relativamente di nicchia.
All’epoca il doll customizing era generalmente un hobby impegnativo e un po’ costoso, però il debutto di una linea particolare di fashion dolls (bambole ideate principalmente per essere vestite e rappresentare le mode) rivoluzionò il panorama di questo hobby. Nel 2010 Mattel lanciò la linea di bambole Monster High, molto particolare per diverse ragioni. Le bambole rappresentano personaggi con estetiche e personalità definite (tra i loro accessori avevano un piccolo diario con la loro storia): figlie o parenti di figure iconiche dell’immaginario horror come Frankenstein o Dracula, queste ragazze frequentano una scuola piena di mostri adolescenti, seguendo lo slogan “Be Yourself, Be Unique, Be a Monster”. L’estetica dei personaggi unisce i temi horror con la moda graziosa del creepy cute: le bambole hanno abiti e accessori particolari e pieni di dettagli basati su ogni personaggio.
Il primo gruppo di bambole della linea originale di Monster High (2010) |
Le bambole Monster High, essendo fashion dolls e perciò ideate come giocattolo e non come pezzo da collezione, presentavano un’alternativa più compatta ed economica alle bjd. Di fatto, con le dimensioni medie di una Barbie e il doppio delle articolazioni, queste ragazze non solo hanno conquistato il cuore di tantissimi bambini, bensì hanno contribuito anche all'accessibilità dell’hobby a un gruppo più ampio di artisti.
Nel corso di 12 anni, il mercato delle bambole si è riempito di modelli di diverse forme e dimensioni, per la gioia degli appassionati. Allo stesso modo, il concetto di personalizzazione si è evoluto in diverse forme. Nella comunità si utilizza il termine OOAK (One Of A Kind), che significa pezzo unico. Uno degli artisti più conosciuti persino al di fuori della comunità è il filippino Noel Cruz, famoso per la sua incredibile abilità con il pennello che da un grande realismo e vita alle sue bambole, la maggior parte delle quali rappresentano celebrità. Per esempio, ecco qui il suo lavoro con la bambola di Beyoncé:
Bambola di Beyoncé ridipinta da Noel Cruz (2013) |
Qualsiasi modifica, dalla più piccola alla più complessa, trasforma una bambola in un pezzo unico. Ecco la bellezza di questo hobby: non c’è un solo modo di personalizzare, bensì infinite possibilità al servizio della fantasia di qualcuno che continua a giocare e immaginare.