Dylan Dog è uno dei personaggi più emblematici del fumetto italiano nel nostro paese, al punto che anche se non l’hai mai letto, lo conosci comunque come parte della cultura pop. Creata da Tiziano Sclavi per Sergio Bonelli Editore, la serie racconta le terrificanti avventure dell’Indagatore dell’Incubo, Dylan Dog, che in ogni numero segue un caso soprannaturale e incontra diverse creature che rappresentano le inquietudini e le paure degli esseri umani. Alcune storie sono omaggi a miti e opere famose: il primo numero è infatti un omaggio a La notte dei morti viventi di George Romero! Nel corso dei primi numeri la serie mensile che debuttò nel 1986 acquistò le sue caratteristiche distintive: molte citazioni a film e romanzi; ironia e umorismo surreale; un protagonista pieno di difetti e manie; uno stile di scrittura particolare che avvicina il fumetto al romanzo, con particolare attenzione all’introspezione e l’aspetto onirico. Il lato comico e surrealista delle storie viene dall’assistente di Dylan, Groucho. Cosa? Groucho Marx? Beh sì, ma in realtà non proprio.
Groucho l'assistente di Dylan Dog e l'attore Groucho Marx
Groucho è un attore comico che si comporta in modo molto simile al vero signor Marx, essendo di fatto un imitatore perfetto. Il suo atteggiamento divertente e assurdo aiuta ad alleviare l’atmosfera seria e macabra e la personalità talvolta malinconica di Dylan. Tuttavia, Groucho ha dimostrato molte volte, nel corso della lunghissima serie, di essere un assistente competente e un buon amico solidale per il suo capo. A causa del suo stato di sosia di Groucho Marx, il nostro surreale amico è stato oggetto di un dilemma di localizzazione e traduzione alla fine degli anni '90, quando alcune serie di Sergio Bonelli Editore sono state esportate al mercato editoriale americano.
Grazie al libro di traduzione Nuvole Migranti - Viaggio nel fumetto tradotto scritto da Valerio Rota, ho potuto ricostruire il percorso della collaborazione con la casa editrice statunitense Dark Horse. Nel 1998 fu presentata l’iniziativa That’s Fumetti! con l’obiettivo di promuovere il fumetto italiano nel mondo, con la collaborazione delle più grandi case editrici italiane del settore. Fu creato un catalogo in inglese sul fumetto italiano e la sua storia, e il Comitato Organizzativo dell’iniziativa partecipò al San Diego International Comic Con nell’agosto del 1998. La collaborazione con Dark Horse era un rumor per un po’ di tempo però i risultati si videro nel 1999 con la pubblicazione dei Bonelli Comics.
Delle molte serie della libreria di Sergio Bonelli Editore, ne sono state scelte tre: Dylan Dog, Martin Mystère e Nathan Never. L’agenzia Strip Art Features di Ervin Rustemagic, responsabile della gestione dei diritti esteri di pubblicazione dei personaggi di SBE ed editore diretto dei fumetti Bonelli in Slovenia e Croazia, propose le tre serie a Dark Horse. La casa editrice statunitense scelse sei storie per ogni personaggio (seguendo occasionalmente i consigli degli autori italiani) per creare tre miniserie di sei numeri. Per dare un appeal americano, le copertine sono state disegnate da artisti statunitensi: Mike Mignola per Dylan Dog, Dave Gibbons per tre copertine di Martin Mystère e Art Adams per quattro copertine di Nathan Never.
La copertina del numero 1 di Claudio Villa |
Mentre la traduzione era un lavoro di buona qualità, riuscendo a mantenere per la maggior parte il significato e il tono della sceneggiatura, sono state prese due scelte editoriali: Dylan ha perso la sua esclamazione caratteristica (Giuda Ballerino) e, più importante e più drastico, Groucho è stato ribattezzato Felix e gli hanno tolto i baffi! Dark Horse decise di farlo probabilmente per evitare problemi di utilizzo di immagine da parte della famiglia Marx e per non creare confusione nei lettori americani che stavano leggendo una storia già abbastanza differente dagli standard del tempo. Per l'edizione americana, Dark Horse modificò tutte le pagine in cui è presente Groucho con un'incredibile precisione, è un lavoro molto notevole!
Felix nell'edizione Dark Horse e Groucho nell'edizione originale |
Copertina della raccolta delle storie di Mike Mignola |
Nell’ottobre del 2019 è stato annunciato, dopo un certo periodo di voci di corridoio, che Atomic Monster di James Wan aiuterà SBE nella produzione di una serie tv di dieci episodi ispirata dalle storie del fumetto. Il problema di Groucho potrebbe ripresentarsi in questa occasione, come lo risolveranno?
Secondo me, l’opzione ideale sarebbe modernizzare l’aspetto del personaggio, mantenendo la sua personalità intatta e usando “Groucho” come soprannome e forse Felix come nome, ricordandolo una volta o due. Quando verrà rilasciato un trailer della serie potremo vedere la soluzione che sceglieranno.
Fino ad allora, preparatevi per altri articoli sul mondo del fumetto, alla prossima!
La "distruzione" di Groucho per esportare alcune storie di Dylan Dog mi era nota... Le motivazioni le trovo discutibili, così come l'accettazione da parte dei detentori dei diritti di farsi rovinare uno dei personaggi più iconici della casa editrice.
ResponderEliminarLo si può considerare un "errore di gioventù" nell'ambito dell'esportazione all'estero da parte della Bonelli, insieme all'adattamento cinematografico. Un tentantivo più felice è stato fatto nel 2016 con la collaborazione di Epicenter Comics, che ha tradotto Mater Morbi, Mater Dolorosa, Il lungo addio, e Partita con la Morte. Tuttavia non posso confermare se la censura di Groucho si sia fermata con Dark Horse o sia continuata qui perché al momento non riesco a trovare delle tavole con lui presente... Non posso fare altro che sperare bene XD
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