Mostrando entradas con la etiqueta horror. Mostrar todas las entradas
Mostrando entradas con la etiqueta horror. Mostrar todas las entradas

viernes, 13 de agosto de 2021

Il cartoon incontra l'orrore: I conigli rosa uccidono (Dylan Dog)

Eddie Valiant e Roger Rabbit

I cartoni animati di genere comico sono ben noti per le loro leggi fisiche che permettono ai personaggi di compiere azioni comicamente esagerate senza avere ferite importanti: questo concetto è chiamato commedia slapstick. Gli esempi più celebri di slapstick si possono trovare nei cortometraggi di Looney Toons, Tom & Jerry e Braccio di Ferro.

E questa è solo una parte dei cameo!

Che succederebbe se i personaggi dei cartoni animati coesistessero con gli umani? Nel 1988 il film Chi ha incastrato Roger Rabbit, diretta da Robert Zemeckis e con protagonisti Bob Hoskins, Christopher Lloyd e Charles Fleischer, propone un mondo dove umani e toons convivono: loro recitano nei cortometraggi come gli attori umani, però seguono lo stesso le regole dello slapstick. Questo incredibile film di culto di fine anni 80 fu creato con una tecnica mista: sono state filmate le scene in carne e ossa, poi gli animatori hanno aggiunto i toons, creando le interazioni tra di due sullo schermo. Il film è pieno di cameo di personaggi famosissimi, e una delle poche occasioni in cui i più grandi personaggi Disney e Warner Bros si sono incontrati.

Copertina del n.24 di Dylan Dog

Alcuni mesi dopo nello stesso anno, in Italia si diede un’altra risposta alla domanda da un punto di vista horror: Dylan Dog (abbiamo parlato del fumetto in passato) propone nelle edicole il numero 24 intitolato I conigli rosa uccidono, scritto da Luigi Mignacco con i disegni di Luigi Piccatto e Cesare Valeri. La creatura protagonista è il famosissimo coniglio animato Pink Rabbit, omaggio e parodia dei Looney Toons e i principi dello slapstick. Pink Rabbit è presentato come personaggio di finzione nel mondo di Dylan Dog, prodotto dallo studio Sandy Sidney (palese parodia della Disney). Incredibilmente, Pink Rabbit arriva nel mondo reale, e cerca di giocare con i suoi nuovi “amici di carne” allo stessa maniera del suo paese d’origine: violente gag slapstick! Sfortunatamente gli umani non seguono le stesse leggi fisiche dei toons, quindi potete immaginare i risultati brutali e splatter dei suoi giochi, e le sue perplessità: perché i suoi nuovi amici non si riprendono, sono fragili?

Pink Rabbit ha finito di giocare
con il suo animatore Frank

Quando la moglie di uno degli animatori principali affida a Dylan il caso del suo omicidio (il marito aveva incubi ricorrenti su Pink Rabbit e di recente lo ha visto nel mondo reale), una serie di eventi conduce Dylan nel mondo animato di Pink Rabbit. Tuttavia, come in molte altre storie memorabili del personaggio, la narrazione ci offre due spiegazioni, una soprannaturale e una più terrena, e una non esclude l’altra! Pink Rabbit esisteva davvero o era una maschera utilizzata dal suo creatore per compiere omicidi? In un incredibile colpo di scena, entrambe sono la verità, quando Groucho rivela a Dylan di aver visto la sua lotta contro Pink Rabbit in televisione. L’esistenza del mondo dei toons viene trattata successivamente nel numero 107, Il paese delle ombre colorate del 1995. Qui si esplora il mondo animato di Jumpo (il vero nome di Pink Rabbit) e si capisce che in realtà il coniglio non è così cattivo, semplicemente non comprende il mondo delle persone di carne.

Copertina del n.107 di Dylan Dog

Jumpo ha avuto altre due storie dedicate a lui, in due testate secondarie di Dylan Dog; nel 2009 è protagonista de I conigli rosa colpiscono ancora nell’annuale Almanacco della Paura e nel 2018 in I conigli rosa muoiono nella testata trimestrale Color Fest dedicata alle storie a colori. La tetralogia scritta da Luigi Mignacco ci ha regalato uno dei personaggi più interessanti e memorabili della serie, e uno dei miei preferiti che spero di vedere apparire in altre storie in futuro.

Cartoons meet horror: I conigli rosa uccidono (Dylan Dog)

Eddie Valiant and Roger Rabbit

Comedy cartoons are well known for their own laws of physics that let the characters do comically exaggerated actions without any important injuries: this concept is called slapstick comedy. The most famous examples of slapstick can be found in the Looney Toons, Tom & Jerry and Popeye the sailor man short films. 

And this is only a part of the cameos!
What would happen if cartoon characters coexisted with humans? In 1988 the film Who framed Roger Rabbit, directed by Robert Zemeckis and starring Bob Hoskins, Christopher Lloyd and Charles Fleischer, proposes a world where humans and toons live together: they act in their short films like the human actors, but they still follow the slapstick rules. This incredible cult movie from the late 80s was created with a mixed technique: they filmed the live action scenes, then the animators added the toons, creating the interactions on screen between the two. The film is full of cameos of very famous characters, and one of the few occasions in which the biggest Disney and Warner Bros characters meet.

Cover for Dylan Dog n.24

A few months later in the same year, in Italy another answer to the question was given from a horror angle: Dylan Dog (we talked about the comic in the past) proposed in the newsstands issue 24 titled I conigli rosa uccidono (Pink rabbits kill), written by Luigi Mignacco with art by Luigi Piccatto and Cesare Valeri. The protagonist creature is the very famous animated bunny Pink Rabbit, homage and parody of Looney Toons and the slapstick principles. Pink Rabbit is presented as a fictional character in the world of Dylan Dog, produced by the Sandy Sidney studio (obvious parody of Disney). Incredibly, Pink Rabbit arrives in the real world, and tries to play with his new "meat friends" in the same way as in his native world: violent slapstick gags! Unfortunately humans don't follow the same laws of physics as toons do, so you can imagine the brutal and splatter results of his games, and his perplexities: why do his new friends not recover, are they fragile? 

Pink Rabbit finished playing
with his animator Frank
When the wife of one the main animators entrusts Dylan with the case of his murder (the husband used to have nightmare about Pink Rabbit and he recently saw him in real life), a series of events leads Dylan into Pink Rabbit's animated world. However, like with many other memorable stories of the character, the narration gives us two explanations, a supernatural one and a more worldly one, and one doesn't  exclude the other! Did Pink Rabbit really exist or was he a mask used by his creator to commit murders? In an incredible plot twist, both are true, when Groucho reveals to Dylan he saw his fight against Pink Rabbit on TV. The existence of the toon world is further tackled in issue 107, Il paese delle ombre colorate (The land of colored shadows) in 1995. Here is explored the animated world of Jumpo (Pink Rabbit's real name) and we understand that in reality the rabbit isn't so bad, he simply doesn't  understand the world of meat people.

Cover for Dylan Dog n.107

Jumpo got two other stories dedicated to him, in Dylan Dog's two secondary titles: in 2009 he stars in I conigli rosa colpiscono ancora (Pink rabbits strike again) in the annual Almanacco della Paura and in 2018 in I conigli rosa muoiono (Pink rabbits die) in the trimestral title Color Fest dedicated to stories in color. The tetralogy written by Luigi Mignacco gifted us with one of the most interesting and memorable characters of the series, and one of my favourites that I hope to see appear in other stories in the future.

jueves, 12 de agosto de 2021

El cartoon encuentra el terror: I conigli rosa uccidono (Dylan Dog)

Eddie Valiant y Roger Rabbit

Los dibujos animados de género cómico son bien conocidos por su propias leyes físicas que permiten a los personajes de cumplir acciones cómicamente exageradas sin tener heridas importantes: este concepto se llama comedia slapstick. Los ejemplos más célebres de slapstick se pueden encontrar en los cortometrajes de Looney Toons, Tom & Jerry y Popeye el marino.

¡Y esta es solo una parte de los cameos!

¿Qué pasaría si los personajes de dibujos animados coexisten con los humanos? En 1988 la película ¿Quién engañó a Roger Rabbit?, dirigida por Robert Zemeckis y protagonizadas por Bob Hoskins, Christopher Lloyd y Charles Fleischer, propone un mundo donde humanos y toons conviven: ellos actúan en sus cortometrajes de cine como los actores humanos, pero siguen igual las leyes del slapstick. Esta increíble película de culto de finales de los años 80 fue creada con una técnica mixta: se grabaron las escenas de acción real, luego los animadores añadían los toons, creando las interacciones entre los dos en pantalla. La película está llena de cameos de personajes celebérrimos, y una de las pocas ocasiones en que los mayores personajes Disney y Warner Bros se encuentran. 

Portada de Dylan Dog n.24
Algunos meses después en el mismo año, en Italia se dio otra respuesta a la pregunta desde una angulación terrorífica: Dylan Dog (hablamos del cómic en pasado) propone en los quioscos el número 24 titulado I conigli rosa uccidono (Los conejos rosa matan), escrito por Luigi Mignacco con los dibujos de Luigi Piccatto y Cesare Valeri. La criatura protagonista es el celebérrimo conejo animado Pink Rabbit, homenaje y parodia de los Looney Toons y los principios del slapstick. Pink Rabbit es presentado como personaje de ficción en el mundo de Dylan Dog, producido por el estudio Sandy Sidney (evidente parodia de Disney). Increíblemente, Pink Rabbit llega al mundo real, e intenta jugar con sus nuevos “amigos de carne” de la misma manera de su país de origen: ¡violentos chistes slapstick! Desafortunadamente los humanos no siguen las mismas leyes físicas de los toons, por eso podéis imaginar los resultados brutales y splatter de sus juegos, y sus perplejidades: ¿por qué sus nuevos amigos no se recuperan, son frágiles?

Pink Rabbit acabó de jugar
con su animador Frank
Cuando la esposa de uno de los animadores principales encarga a Dylan el caso de su asesinato (el marido solía tener pesadillas sobre Pink Rabbit y recientemente le vio en el mundo real), una serie de eventos lleva Dylan al mundo animado de Pink Rabbit. Sin embargo, como en muchas otras historias memorables del personaje, la narración nos ofrece dos explicaciones, una sobrenatural y una más terrenal, ¡y una no excluye la otra! Pink Rabbit existía realmente o era la máscara utilizada por su creador para cumplir asesinatos? En un increíble golpe de efecto, ambas son la verdad, cuando Groucho revela a Dylan de haber visto su pelea contra Pink Rabbit en televisión. La existencia del mundo de los toons se trata posteriormente en el número 107, Il paese delle ombre colorate (El país de las sombras coloridas) del 1995. Aquí se explora el mundo animado de Jumpo (el verdadero nombre de Pink Rabbit) y se comprende que en realidad el conejo no es tan malo, simplemente no comprende el mundo de las personas de carne.

Portada de Dylan Dog n.107
Jumpo tuvo dos otras historias dedicadas a él, en dos títulos secundarios de Dylan Dog: en 2009 es protagonista de I conigli rosa colpiscono ancora (Los conejos rosa golpean otra vez) en el anual Almanacco della Paura y en 2018 de I conigli rosa muoiono (Los conejos rosa mueren) en el título trimestral Color Fest dedicado a historias en color. La tetralogía escrita por Luigi Mignacco nos regaló uno de los personajes más interesantes y memorables de la serie, y uno de mis favoritos que espero ver aparecer en otras historias en futuro.